Sant’Agata sui Due Golfi

Sant’Agata si trova proprio di fronte all’isola di Capri che, da questo punto d’osservazione, domina il paesaggio dei due Golfi. I primi abitanti del luogo furono dei coloni greci che qui edificarono una necropoli, in un luogo attualmente chiamato impropriamente “Deserto” (nome che i Carmelitani scalzi davano ai propri eremi). Più correttamente la collina si dovrebbe definire “Monte Sireniano” così come sempre indicato dagli antichi geografi, come Strabone, e dalle mappe, in quanto ospitava il culto delle sirene e forse anche il tempio, antichissimo ed ibrido di cultura etrusca e greca. Sant’Agata sui due Golfi prende il suo nome non solo dalla particolare zona geografica in cui sorge, ma in onore ad un piccola Chiesa eretta per la Santa Vergine originaria di Catania. La piccola comunità santagatese si è sviluppata partendo dalla piazza ove si trova la chiesa all’interno della quale si trova un altare risalente al 1600, opera dello scultore ed architetto di scuola fiorentina Dionisio Lazzari, fatto di madreperla e lapislazzuli proveniente dall’antica chiesa dei Girolamini di Napoli ed unico per la sua bellezza secondo lo storico napoletano D.A.Parrino (1700) che sosteneva “che forse simile non si può trovare al mondo”.